CONFERENZA STAMPA DI FINE ANNO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO

DRAGHI PARLA AL PRESENTE PENSANDO AL FUTURO

La conferenza stampa di fine anno del Presidente del Consiglio si è svolta in un’atmosfera autocelebrativa con ringraziamenti diffusi al Governo, ai Ministri, ai partiti ed ai cittadini italiani, per la coesione e la maturità dimostrata nel contrasto alla pandemia da Covid-19 e per la ripresa economica del Paese.

In una nota, il Presidente della CEUQ – Confederazione Europea di Unità dei Quadri, Pietro Di Tullio afferma – pur condividendo le scelte e le impostazioni strategiche del Primo Ministro – in questo secondo anno di crisi pandemica, molti di noi sono stati costretti a modificare abitudini personali e procedure professionali, le aziende e gli Enti pubblici hanno tarato le proprie azioni amministrative verso i bisogni dei cittadini.

Lo stesso non si può dire per l’Agenzia delle Entrate che continua ad inviare cartelle esattoriali senza le congrue verifiche di legittimità.

Draghi ha proseguito Di Tullio, non vuole altre rottamazioni di cartelle, rimandando il problema ad una futura riforma della fiscalità, nonostante ci siano categorie di lavoratori ingiustamente vessate dal fisco, è il caso dei dipendenti locali delle Rappresentanze Diplomatiche Estere in Italia.

A questi lavoratori, infatti, l’ADE non riconosce le convenzioni internazionali che regolano il loro inquadramento professionale, ma neppure la normativa italiana relativa al lavoro subordinato ed, in buona sostanza, li costringe a pagare tasse non dovute senza neppure cercare di capire le ragioni del contribuente per trovare una soluzione in linea con la cosiddetta equità fiscale.

Ci saremmo aspettati, ha concluso il sindacalista, un’azione del Governo tesa a costruire una riforma fiscale correggendo da subito gli errori commessi, invece si continuano a perseguitare le fasce deboli della popolazione, tra l’altro, con scadenti risultati relativi al gettito fiscale.